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venerdì 18 marzo 2011

11 Gennaio 2011 I falo' a Castellana Grotte









11 gennaio 2011:
 accensione delle grandiose "fanove" in onore di Maria SS della Vetrana,

 319° anniversario dalla liberazione dalla peste
I falò, segni di riconoscenza, di festa e di esultanza popolare, vengono a ricordare ogni anno l'intercessione miracolosa della Madonna della Vetrana.
Si accendono numerosi falo'per le strade cittadine la sera dell'11 gennaio. Alcuni, veramente mastrodontici, come quello della piazzetta della Matrice San Leone Magno, bruciano molte tonnellate di legna, sprigionando e lanciando in alto, nella notte scura, mille faville che ridicono al cielo la nostra gratitudine.
La gente affolla le strade, rimane estasiata al cospetto delle altissime fiamme, e partecipa al canto mariano tradizionale "Tu sei del popolo, letizia e pace". Come in ogni festa popolare, c'e' poi la parte gastronomica. Tutti si lasciano volentieri tentare dagli assaggi di taralli, ceci e fave abbrustoliti, nocelline e da un bicchiere di vino. Il tutto è offerto con generosità da chi ha allestito la "fanova".
.Veramente la tradizione più antica prescriveva che si mangiassero, riscaldati nella cenere calda dei falò, "sarôche i scartapìjete", pesci secchi salati e affumicati, conditi con abbondante olio e accompagnati dal pane. Naturalmente l'arsura procurata dai pesci richiedeva una buona dose di vino rosso primitivo, che in gergo si chiama "vino tosto". Quando è festa, è festa! A laude e gloria di Dio!
Il giorno dopo, il 12 gennaio, il simulacro della Madonna della Vetrana viene portato, con solenne processione, in città e rimane alcuni giorni in Chiesa Madre alla venerazione riconoscente dei fedeli che numerosi la visitano.

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